Dannata gelosia, Il titolo l'ho scelto a caso

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ShinyShilla
view post Posted on 29/1/2012, 22:19




Ok, che nessuno mi uccida. Ho sempre voluto fare una fanfiction a capitoli e finirla. Ma non ci sono mai riuscita. MAI. Ecco perché sono brava solo a fare One-shot. *Depressione a mille*

COMUNQUE questa volta intendo farla. Intendo andare avanti!

Genere: Romantico, spero che faccia anche un po' ridere
Personaggi: Spero di metterli tutti... per ora quelli della quarta stagione, più altri nuovi per mettere un po' di pepe...
Avvertimenti: OOC? Incompiuta? What if..? Mah, non saprei...
Rating: Verde, credo

Incentrata sulla JxB... per ora... (non subito)

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Cap. 1 -Il ragazzo Geloso-




"E io non ho mai baciato un ragazzo"

Ok, quello era troppo. Come poteva dire una cosa del genere... in diretta TV? Come ignorare il suo ragazzo, che in quel momento stava affogando dalla gelosia?! Si era dimenticata di lui, forse? O semplicemente si vergognava di lui? No, impossibile. Non poteva vergognarsi di lui, del grande Oliver. Lo studente più invidiato del liceo. Quello del campionato di baseball, che ha portato alla vittoria la squadra. Quello che nei compiti in classe passava le risposte agli altri, e non veniva definito secchione. Lui che col suo carattere avrebbe potuto far tacere anche un carcerato di 40 anni, e non solo! Lui che... che...

-Bah!- E una pantofola volò fuori dalla finestra
Il settimo episodio lo fece veramente imbestialire. Non solo non rispettavano la sua ragazza come donna, ma addirittura, in un modo o nell'altro, la facevano apparire... un poco ridicola! Solamente un po, però...
-Deficienti...- sbuffò il ragazzo. Li odiava tutti. Ogni singolo concorrente (tranne la sua amata, ovvio). Anche Chris e Chef. Ma soprattutto Lightning e Brick. Lightning perché era un idiota che si ostinava a scambiare la sua ragazza per un uomo -Deve essere gay...- commentava ogni volta, in modo disprezzante.
E Brick perché beh... Non era ovvio? Quel ragazzo non gli andava per niente a genio! Era tutto il contrario di Jo, eppure i suoi amici, soprattutto sua sorella e la migliore amica di lei, si ostinavano a dire che sarebbero stati bene assieme... e DAVANTI A LUI lo dicevano! -Militare da quattro soldi, se lo vedo gli spacco la faccia... fortuna che lo ha eliminato proprio lei...-
Sospirò, portò le mani alla testa e le mise tra gli splendidi capelli neri dotati di riflessi quasi argentei che aveva. Non sapeva se andare a prendere la pantofola che aveva lanciato poco fa o accendere la swii. Decise di fare la seconda cosa, e si mise a giocare a Rhythm Hell, sperando di distrarsi un po'.
E invece ritornò a pensare a quello stupido show, soprattutto a Jo.
Certo che ne aveva combinate! Che dire di quando si lasciò truccare e nel confessionale disse, ovviamente un po' imbarazzata, che era solo pittura di guerra (e qui si formò un sorriso sul volto del giovane). Ah, glie ne doveva dire quattro a proposito del fatto che si è fatta vedere nel confessionale solamente con un asciugamano!

Senza neanche accorgersene, il telecomando della swii gli scivolò dalle mani e, con un bel volo arricchito da giravolte carpiate e rotolii mortali, andò a colpire la faccia di una ragazza dagli occhi marroni e i capelli mori, che stava scendendo dalle scale. La ragazza si mise subito a sbraitare nel suo solito modo, mentre agitava a destra e a manca un braccio e con l'altra mano si copriva il viso -MA CHE CACCHIO, PORCA TROTA! !!! Che cappero ti è venuto in mente, EH?! Vuoi per caso deformarmi la mia già orribile faccia?!?! DANNAZIONE!!- -Giulia, sei a casa di amici, puoi anche non auto censurarti qua..- -Non mi sto auto censurando, ma se proprio non puoi fare a meno di parole volgari, ti accontento subito, Oliver. VAI A QUEL PAESE!- -...- Il ragazzo si schiaffò una faccia nella mano, davanti alla troppa "educazione" della giovane che fu presto raggiunta da un'altra ragazza dai capelli e gli occhi neri -Ma cosa diavolo è successo?- -Nulla, sorellina... ho solamente spaccato la faccia di Giulia con il telecomando della swii...-
Alexandra sospirò pesantemente, e portò l'altra nella cucina, separata dal resto del salotto solo grazie a dei banconi alla The Simz, per metterle un po' di ghiaccio in faccia -Non è che avete delle bistecche? Di solito nei cartoni animati usano quelle...- -Giulia, non andare a fantasticare nel tuo mondo, ora!- Rimproverò l'altra, mentre tirava fuori dal freezer dei cubetti di ghiaccio.
-Comunque... Oliver, come mai le hai lanciato quel coso?- -Già- aggiunse la "vittima" -Perché mi hai lanciato il telecomando della swii? Se non ti serviva più potevi regalarmelo in ALTRO modo!!!-

Il ragazzo sospirò [Eh già, la sua famiglia è famosa per il troppo sospirare] e, pur sapendo che le due fangirl non lo avrebbero per nulla consolato, alzò di poco le spalle e disse -Meh... lo sapete benissimo... è a causa di quello show...-
Alla sola parola gli occhi delle due ragazze si illuminarono, e il dolore di Giulia scomparve come per magia -Intendi Total Drama?! Lo show dove ha anche partecipato NOAH?! Dove sta gareggiando JO?? DOVE IL PRESENTATORE NON È ALTRI CHE CHRIS MCLEAN???- -E di cosa diavolo volete che io parli! Conosco solo quello, di show! Mica guardo la Tv! .... o almeno... non la guardavo... Bah! Ora tenetevi il vostro fangirl-ismo da un'altra parte, se volete sapere cosa mi è preso!- -Sinceramente a me non frega un cavolo di te...- Sbuffò Giulia, aprendo il frigorifero in cerca di latte -Ma sei proprio cattiva, a volte! Dai, fratellone, dimmi cos'hai! È a causa della tua ragazza?- -Sì... insomma... avete visto come la trattano, no?- -Con... rispetto e grande timore?- Alex si sentì un po' confusa. Vedendo lo show non aveva notato nulla di terribile o cos'altro... -Non intendo... AAH va be'... comunque non è solo per quello... è anche colpa di quel piscialetto che..- Oliver non poté finire la frase, che si ritrovò davanti al viso la mora, sporca di latte, ma infuriata come un toro, che gli urlò qualcosa di incomprensibile -Che ca*zo hai detto?- -FAI FINTA DI NON AVER CAPITO, EH?! BRUTTO SBIBIGIO!!!- Alex si intromise tra i due e iniziò a fare da interprete -La mia "collega" ha detto che non devi azzardarti a chiamare Brick in quel modo...- -Ma... MA VOI LO FATE SEMPRE!!- cercò di protestare il ragazzo, che venne però messo a tacere immediatamente -Noi FAN usiamo questi nomignoli in modo dolce, gentile, o tenero, come vuoi chiamarlo... tu lo usi in modo dispregiativo!- -Bah voi e.. e quel dannato militare! State cercando di rovinarmi la vita!- -Non è colpa nostra se sei insopportabile e non puoi competere con quel figo di Brick!- -Giulia!- esclamò Alex, che aveva oramai capito che la situazione stava sempre più andando sul pairing che era stato creato, soprattutto su internet, tra Jo e Brick -Che c'è? Non posso dire delle cose ovvie?- -Basta! Io me ne vado!- sbraitò Oliver, lanciando per aria un cuscino, inutilmente. Prese la felpa e la mise sopra la canottiera, e uscendo di casa sbatté la porta. Non poteva rimanere un minuto di più in quella casa!

-Ma che gli è preso? E perché ha lanciato quel cuscino?- -Si chiese la ragazza che lanciava tutto ciò che la "intralciava" come fosse un frisbee.... comunque, Gas, credo che dovremmo smetterla di parlare della JxB davanti a mio fratello...- -Bah, mi domando come possa essere così "popolare" nel vostro liceo... è la persona più egoista e antipatica che io conosca... a parte me, ovviamente!- -Tu non sei egoista! E nemmeno antipatica!- -Ne sei... sicura??!- disse la castana con occhi malvagiamente buffi e con un tono di voce che cercava di essere per lo meno inquietante, anche se alla fine ne venne fuori come al solito: come una scenetta buffa -Pff, sei proprio stupida...- commentò infine l'altra.


Edited by ShinyShilla - 31/1/2012, 14:04
 
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°Ariel
view post Posted on 30/1/2012, 15:13




mmmm...già finita?! Cavoli ormai ci ho preso gusto a leggerla! Proprio carina! :) eppoi Bricky...e Jo..ihihihih <3
 
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ShinyShilla
view post Posted on 30/1/2012, 15:44




Nono... non è finita! Questa intendo continuarla!!!
 
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Tizzi_tweety
view post Posted on 30/1/2012, 19:26




che bella! continuala che sono curiosa ^^
 
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ShinyShilla
view post Posted on 31/1/2012, 14:25




Cap. 2 - Notare cose sempre ignorate.-




Più i giorni passavano, più lo show stava giungendo alla fine, più Oliver stava diventando sempre più insopportabile. La sua casa era diventata oramai il luogo dove si svolgeva il torneo di lancio del mobilio, la TV trasmetteva sempre il solito canale e guai a chi lo cambiava (penitenza, un bel morso dal ragazzo), e ogni tanto si potevano vedere delle bamboline voodoo segate a metà. Alex pensò che suo fratello era ormai andato fuori di testa, quando finalmente, dopo la tredicesima e ultima puntata, Oliver sembrò riprendersi dalla pazzia. Ritornò a rompere le scatole ai ragazzi del vicinato, ad andare agli allenamenti di baseball, a fare arte nei muri (così li chiamava lui, "atti vandalici" li chiamava la sorella), a studiare quando capitava (cioè mai), a uscire con gli amici e... con la ragazza. Sì, perché ormai quello stupido show era finito, e quindi lei era potuta tornare da lui. Beh, sapeva che in realtà era tornata a casa propria, ma lui preferiva pensarla in quel modo. Preferiva credere che la sua Jo fosse tornata solo per lui.
Per una persona al di fuori del loro liceo, vederli assieme come fidanzati era piuttosto difficile da credere, non solo per il fatto del carattere della ragazza che, diciamocelo, era tutto tranne che docile, ma anche per il semplice motivo dell'aspetto! Ora, non dico che Jo non è bella (e anzi, a mio parere è bellissima). Voglio dire solamente che di solito un ragazzo come Oliver sarebbe stato con una di quelle stupide cheerleader da quattro soldi, trucco a quantità industriale, vestiti super attillati o super corti (o anche tutte e due le cose), e corpo fatto a metà di plastica (e capite cosa intendo). Forse aveva del sale diverso dagli altri in zucca. Oppure era semplicemente deficiente, come diceva Jo.
-Senti chi parla!- ribatteva sempre lui, e il tutto finiva con una amichevole rissa che subito dopo si sarebbe tramutata in qualcosa di più romantico. Sì, può sembrare strano, eppure anche quei due giovani senza cuore potevano essere romantici. Naturalmente, sono più le volte che si danno le botte che i baci.

Forse avrete capito che a base del loro fidanzamento c'è di più l'amicizia che l'amore, e in effetti è proprio così... o almeno lo è per Jo, ma vi sto già dicendo troppo.

Quando lo show era stato fatto, era appena iniziata l'estate. Quindi, finita la tortura di Chris, i due ragazzi potevano finalmente tornare a camminare assieme, da soli o con gli amici, sulle strade della loro città... le solite passeggiate, i soliti scenari. Per Oliver non avevano nulla di nuovo, mentre per la ragazza si rivelarono un vero e proprio ritrovo degli ex concorrenti del reality. Ma tu guarda, non si era mai accorta che nel grande parco centrale c'era il "covo" di Dawn tra gli alberi. E che dire della sala giochi che puntualmente frequentavano, sempre alla stessa ora, per far scatenare i ragazzi? Non solo c'era Sam, che si stava aggiudicando il miglior punteggio, ma con lui stava anche Dakota che, probabilmente, stava cercando di frequentarlo e di conoscere meglio i gusti del suo "forse-fidanzato" (Insomma, lei che ne sapeva? Mica era una ficcanaso!). EH, ma nel quartiere di Thomas (un povero rompiscatole che vi presenterò più tardi) c'è la casa di Zoey! E Zoey significa Mike!
-Cavolo...- esclamò la bionsa ad un tratto -è incredibile come all'improvviso vedo con occhi diversi queste zone...- -In che senso, Jay?- chiese Oliver, usando uno dei nomignoli affettivi che le aveva piazzato -Beh... prima di partecipare allo show di quel disumano di un Chris, non mi sarei mai soffermata tanto in questi posti... ad esempio, vedi quello stadio laggiù?- e indicò davanti a lei -Laggiù si starà probabilmente allenando il palestrato!- -Intendi Lightning?- chiese Alex, che era solita frequentare il gruppo del fratello solo per fare un po' di "stalking" su Jo a insaputa degli altri -Sì... insomma, prima me ne sarei altamente fregata! Ora invece... beh, non che ora mi interessa molto, ma comunque, come dire...- -Ho capito! È come quando, sì dai, è logico! Come quando prima di un incontro ufficiale, avete sempre ignorato, che ne so, lo studente della classe accanto!- iniziò Giulia, che frequentava quel gruppo per lo stesso motivo di Alex (e questo ci deve lasciare altamente preoccupati) -Esatto!- confermò infine Jo -Parli sempre in modo confuso, ma devo dire che hai azzeccato il concetto... ora, però, smettila di starmi così addosso!- E con uno spintone scansò la mora che oramai era troppo presa dal suo fangirl-ismo per ragionare in modo umano (non che lo potesse fare da normale...) -Bah, scusa se te lo dico, ma a me non interessa tanto di quei perdenti... perché non li dimentichi e facciamo come se non ci fossi mai andata?- propose Oliver, che, lo sapete già, odiava quei ragazzi. -NON CI DEVI PENSARE PROPRIO!- Ribatté Giulia, rispondendo al posto della interpellata, mettendosi in mezzo e irritando tutti e tutto (anche i sassi) -Cos... Giulia, da quando in qua sei d'accordo con me?!- -Non intendo dire che non deve pensare ai vecchi compagni di squadra... intendo dire che non ci deve pensare proprio a seguire il tuo stupido consiglio!!- -AH! Dovevo immaginarlo! Brutta strega!!- -Io non sono una strega! Sono uno ZOMBIE!!- Thomas emise uno strano verso di rassegnazione, dopo aver ascoltato le fandonie dei due, facendo prendere un colpo a Sarah, la biondina di turno, che per un attimo pensò stava per essere attaccata da un chiuaua, così diede una manata al povero ragazzo che di risposta le prese la borsetta e glie la lanciò in mezzo a dei cespugli là vicino.
Jo si stava sempre più irritando. Avrebbe di gran lunga preferito andarsene in palestra, allenarsi per la maratona di agosto, o stare in compagnia delle sue amiche, che erano totalmente diverse da quella marmaglia di idioti (simpatici,sì, ma idioti).

Era ormai pomeriggio inoltrato , quando il gruppo, ritrovatosi davanti al liceo che frequentavano (orrore e incubi) decise di tornare a casa. Ognuno per la propria strada, si divisero. Gli “amici maschi” di Oliver se ne andarono nel proprio quartiere, trascinando il mite Thomas. Alex, Giulia e Oliver andarono (di controvoglia da parte del ragazzo) verso la loro via mentre Sarah, trascinando con se Jo, che le stava per dare un pugno dritto sulla faccia (cosa di ogni giorno), si diresse verso la fermata del bus. La solita fermata che, in ogni giorno scolastico, faceva passare minuti interminabili di attesa. La solita fermata che oramai si poteva anche chiamare Bob (il problema era che Bob era lo zaino di Giulia), poiché tutti la conoscevano da oramai due anni. La solita fermata del bus che, però, aveva sempre “nascosto” una caserma...

- Oh cavolo, c'è anche il bricco di latte!-
 
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partly cloudy •
view post Posted on 1/2/2012, 14:56




Bellissima *_*
 
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ShinyShilla
view post Posted on 1/2/2012, 16:30




Cap. 3 -Ritrovarsi-


[Biondina = Sarah , Bionda = Jo]

Dopo essersi “umiliato” un'ultima volta davanti ai concorrenti, ed esser tornato dal campo wawanakwa, il nostro caro Brick andò a casa della madre, dato che gli erano “avanzati” altri giorni per stare fuori dalla caserma. Da quanto tempo desiderava passare un po' di tempo con la propria famiglia, nel paesino lontano dalla grande città! Ma, a differenza di quel che sperava, la cara signora McArthur non accolse con calore il figlio. Non perché non era fiera di lui, o perché non gli voleva bene -Insomma, Brick, non ci sono solo io! Mi bastano le bellissime lettere che mi mandi! Dovresti passare questo tempo con i tuoi amici!- -Ma... Mamma! Non ci vediamo da Mesi!!!- -Precisamente da tre settimane, caro mio, e non è nemmeno un mese! Ora prendi e vai a fare baldoria con gli altri!- E così dicendo, lo “cacciò” amorevolmente di casa.
Il ragazzo sbuffò rassegnato. I suoi compagni non sarebbero usciti dalla caserma neanche sotto una delle peggiori torture del mondo. Mettendosi lo zaino in spalla, si diresse verso la prima fermata della corriera, prese il bus e se ne andò verso la città.
Il paesaggio scorreva veloce sotto gli occhi stanchi e vuoti del giovane, che ogni tanto seguiva con lo sguardo varie mandrie di pecore o stormi di uccelli migratori. Non sapeva a cosa pensare, non sapeva cosa fare prima di ritornare nella routine militare. Forse si sarebbe fatto un giro in centro, magari come un normale ragazzo che frequentava la scuola.
Scuola... studio... Non si ricordava molto di quei giorni... Fino alla terza media, e poi, dopo “l'incidente” (raccontato amichevolmente da quel disonorevole di Chris) , non ci aveva messo più piede... “Magari... magari vado a fare un giro dei licei...” pensò Brick, mentre, arrivato a destinazione, scendeva dalla corriera, che per sua fortuna si era fermato proprio davanti la caserma.
Rimase lì fermo ad aspettare per molto tempo, indeciso sul da farsi, quando da dietro la schiena sentì una voce.
-Ehi, Sir. Pisciolotto! Anche tu qui?-
Brick sussultò.
Quella nomignolo, quel tono, quella voce... quella risata beffarda. Era impossibile sbagliarsi.
-Ti ho già detto che non devi chiamarmi in quel modo!- esclamò il militare voltandosi verso Jo. -Certo, come se ti dessi retta!- disse la ragazza, con le braccia incrociate e con aria di sfida. Il ragazzo la guardò un po' male, poi si accorse che non era da sola -Uh... salve signorina! Scusi la reazione di prima... non immaginavo che...- -Ma sta un po' zitto, Sergente Piscina!- -EHI! La vuoi piantare?!- -Piantare cosa?-
I due iniziarono a discutere animatamente, mentre Sarah si meravigliò del comportamento del ragazzo. Era raro per lei trovare qualcuno di gentile e che non la adulasse per la sua bellezza. E sinceramente, dal vivo era molto più carino che dalla TV (e al diavolo i gusti di Ann Maria, che ne sa lei di chi è attraente o meno!). Sì, quel ragazzo era proprio un tipo interessante. Peccato che sembrava più interessato a discutere con Jo che a dare attenzione a lei.
Però... certo che erano buffi quei due, assieme! Non aveva mai visto Jo comportarsi in quel modo... sembrava divertirsi veramente molto, come una bambina che fa dispetti innocenti ad un altro bambino...
-Siete veramente infantili, voi due!- esclamò la biondina, che si azzardò ad intromettersi. Brick arrossì leggermente, vergognandosi della figura fatta davanti ad una sconosciuta e amica della sua avversaria. Jo, invece, si girò di scatto, e la fulminò con lo sguardo -IO sarei infantile? TU dici A ME di essere infantile?! TU che giochi ancora con le Sbarbie e i Ren??!- -EHI! Questa cosa te la dovevi tenere per te!!- adesso anche Sarah arrossì, ma molto più visibilmente del militare. Certo, non c'è da essere fieri di quella cosa. Brick si trattenne dal ridere. Non voleva essere più maleducato di quanto lo era stato fino ad ora. Quindi, cercò di cambiare argomento, anche se non aveva molto da dire. O forse aveva troppo. -Scusami, se non ti dispiace, che ne diresti di presentarmi la tua amica?- Jo ritornò a guardare il militare, poi ritornò dall'altra, e le chiese a “bassa” voce -Scappa finché sei in tempo! Non vorrai mica fare la conoscenza di quel bagna-braghe?- -Ehi! Guarda che ti ho sentito! Siamo a due centimetri di distanza!- -Eeeh va bene. Piscialetto, lei è Sarah. Sarah, quello è un tizio che ha paura del buio- -Jo basta cavolo! Stai seria per un attimo!!- Brick iniziò ad alterarsi, mentre Sarah iniziò a ridere del fatto che la propria amica non era cambiata neanche di una virgola dopo lo show, anche se per un momento le era parsa più noiosa.

Dopo un po' di chiacchiere tra Sarah e il ragazzo, Jo avvisò dell'arrivo del bus un po' scocciata. Le due ragazze salirono sul mezzo di trasporto e se ne andarono lasciando il militare che, dopo un po', decise di rientrare in caserma, stranamente più contento di quanto lo era prima. Entrato in camera, iniziò a sistemare la propria roba, ripensando ad alcuni momenti del reality e... di qualche minuto prima, sorridendo lievemente.

-Devi farmi frequentare quel ragazzo, ti prego!- -Sarah, smettila di chiedermelo ogni nanosecondo! Non me ne frega un cavolo di quello che vuoi fare! Strusciati su di lui, picchialo, bacialo, puoi anche spiarlo mentre fa la cacca, non mi importa! Basta che non mi stressi più!!- -Guarda che me lo hai detto tu che posso! Sicura che dopo non ti arrabbi?- la bionda guardò molto irritata l'altra che, con gli occhioni dolci alla Gatto con gli Infradito, cercava di convincerla a “cederle” il militare – NON. MI. IM-POR-TA. Capisci il concetto?- -Ma che ne so io cosa vai a pensare, Jo! Sei troppo orgogliosa per dire... che ne so, che ti interessa uno come lui!- -COME PREGO?- -Nulla nulla... scherzavo! Tu stai benissimo con Oliver! Sì sì...- Sarah iniziò a grattarsi il capo della testa nervosamente, evitando lo sguardo dell'altra, che molto probabilmente stava cercando di ucciderla con la forza del pensiero, inutilmente. Forse era stata troppo diretta, ma almeno era un inizio per avvertirla del pairing e sulle voci che giravano su lei e Brick...
 
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ShinyShilla
view post Posted on 2/2/2012, 16:11




Cap. 4 -Troppa gente per stare soli-





C'era un sole che spaccava le pietre, in quei giorni di mezzo luglio. Era tempo perfetto per andare al mare, o in piscina, a farsi un bagno o a prendere il sole, a giocare a pallavolo o a costruire “qualcosa” di sabbia. Oppure a fare una semplice passeggiata per il corso principale o per il parco centrale. C'era solo l'imbarazzo della scelta.

-Io dico di andare in spiaggia!- Propose Oliver al gruppo “di soliti amici”, riunitosi per l'ennesima volta. -Basta andare in spiaggia, che ne dite di andare in piscina per questa volta? - Prese parola il mite Thomas, abbassandosi la visiera del proprio cappello. -Io non vengo se andate in spiaggia o in piscina- aggiunse timidamente Giulia, che senza la presenza di Alex cambiava completamente. -Magnifico! Allora vada per la piscina!- esclamò il Oliver, soddisfatto. Una rompiscatole in meno!
-Però...- la ragazza voleva protestare, ma non sembrava riuscirci. -Dai Giulia! Se viene anche Jo, perché non dovresti riuscirci tu?- Sarah cercò di dare coraggio alla castana, mentre Jo sembrava con la testa tra le nuvole, anzi, lo era, dato che non si era arrabbiata con la biondina, che decise di punzecchiarla un po' per vedere se non era stata rapita dagli alieni la sera prima -Ehi, Jo? A cosa stai pensando? Al militare?- -A CHI?!- urlò Oliver, furioso dopo aver sentito quella parola. -No, non sto pensando a lui, sto pensando che tra qualche giorno pioverà...- -No dai!! Non portarci sfiga!!- -L'hai chiesto te a cosa stavo pensando, mia cara...- Sarah sbuffò un poco, per poi avere una “splendida” idea -EHI, Giulia... se venisse anche Brick in piscina, ci verresti tu?- -COOOSA?! E me lo chiedi pure?! CERTAMENTE! CAPPERO!!!- la castana sembrava aver ripreso vita, e la sua mente già fantasticava chissà dove, mentre Oliver sembrava trattenersi a stento dalla furia omicidia che lo stava assalendo in quell'istante. Come si era azzardata a proporre una cosa del genere?!
In quel momento, entrò nella riunione Alex, che si sedette vicino all'amica scem- cioè, all'amica partita nel mondo dei sogni. -Cosa le è preso?- domandò -Nulla, le abbiamo solo offerto una proposta a cui non può rifiutare....- rispose Thomas, cercando di imitare la voce de l padrino, fallendo miserabilmente -Almeno dille bene le battute! Comunque, Alex, ho chiesto a Gas se voleva Brick oggi in piscina... - -Cos... Dov... COME?!- la ragazza stava per svenire al solo pensiero.

Forse penserete che le due ragazze sono perdutamente innamorate del bagnabraghe. E invece vi sbagliate. Loro non sono altro che delle fan ficcanaso, che cercano in tutti i modi di far avverare le loro “predizioni” quando possono. Una di queste “predizioni” era il fidanzamento tra due giovani a noi noti, e quale momento migliore se non una bella giornata in piscina??

-Allora è deciso!- Esclamò quella dopo essere rinvenuta -Brick verrà con noi! EVVAI! Faremo amicizia con un altro partecipante del reality!!- Jo si schiaffò una mano in faccia. Non poteva credere che stava facendo scorrere tutto. -Bene! Allora Sarah e Jo andranno ad invitare Brick! Io drogo mio fratello per convincerlo a non uccidere il militare- -EHI!- -Sta zitto e lasciami finire la frase! Come stavo dicendo... dopo aver drogato il qui presente anti-Brick, prenderemo alcuni asciugamani e ci ritroveremo tutti in Via Johnson IV, Ok?- Il gruppo annuì all'unisono, chi più convinto e chi meno, prima di andare a compiere le missioni impartite da Alex.


“Che grande spreco di tempo” pensò Brick, guardando le nuvol fuori dalla finestra. Metà dei suoi amici di caserma se ne stava a chiacchierare nel salotto comune o a giocare col biliardo, mentre l'altra metà era ancora fuori. Lui era l'unico pesce lesso a non fare nulla. Non aveva proprio voglia di stare in compagnia degli altro, e anzi, avrebbe desiderato scappare via per quei giorni rimanenti il più lontano possibile, magari andare dalla madre, oppure con....
Cosa.. cosa stava per pensare?! Il ragazzo divenne rosso peperone e abbassò lo sguardo, per poi rivolgerlo subito verso l'esterno della caserma, oltre il grande cancello che lo separava dal resto del mondo. Si strofinò gli occhi e cercò di sforzarsi. Possibile che stava vedendo le due ragazze del giorno prima? Il militare non poteva crederci. Fortuna? Sfortuna? Qualunque cosa le avesse portate lì, sembravano star aspettando qualcuno dall'interno della struttura.
Il ragazzo azzardò a pensare che stessero aspettando lui. Magari!
“M-ma solo perché facendo due chiacchiere con loro almeno faccio scorrere un po' tempo... c-certo! Solo per... questo..” e monologando agitatamente con se stesso, iniziò a dirigersi verso le due che, vedendolo, ebbero due reazioni diverse. Sarah iniziò ad urlare il nome del ragazzo, salutandolo animatamente con la mano, mentre l'altra bionda sembrava essere veramente su di giri (per la rabbia), e con occhi diffidenti scrutava l'interno della caserma, cercando di evitare un qualsiasi contatto col militare. -C–ciao!- iniziò Brick, con un sorriso forzato sulla faccia. -Ciaooo! Come va??! No, non dirmi nulla ora, dimmelo quando saremo... IN PISCINA! Sì, perché tu ora vieni con noi in piscina!! Vero che verrai? MA CEEERTO!- la biondina sembrava molto elettrizzata all'idea, e con voce smielata cercava di convincere l'altro ad accettare -Sarah, fai meno moine, mi dai sui nervi...- -Cosa c'è, Jojo?? Ti da fastidi che io faccia la gentile con lui??- -In realtà è proprio la tua presenza a darmi fastidio, ma pensala come vuoi...- -Simpatica come sempre! Umpf!- Brick non capiva se stavano scherzando, recitando o stavano facendo sul serio, ma appena la biondina tornò a fare “l'oca” decise di rispondere con un deciso “Sì” per farla semttere. Non aveva capito molto bene, ma almeno sapeva che la piscina centrava qualcosa! -Oh ma è magniiifico!!! Allora devi andare a prendere tutto il necessario!- -Uh, ok... ma ci saremo solo noi tre o c'è (spero) anche qualcun altro?- -Ci saranno altre persone, Piscialetto. E ora sbrigati! Vai a prendere costume, telone e carte da gioco immediatamente! SCATTARE!- ordinò improvvisamente Jo, facendo prendere un colpo a Sarah e facendo partire a razzo Brick. Ah, quanto adorava dare ordini!

In meno di venti secondi, il ragazzo tornò con una sacca da mare rimediata per caso, con tutto il necessario. Aveva già chiesto il permesso, e tutto il resto. Ripeto, in meno di venti secondi.

Ritrovatisi tutti in Via Johnson IV, tutti iniziarono ad accerchiare l'ex concorrente del reality, che sembrava essere veramente molto a disagio in quell'improvviso assediamento, ma a poco a poco iniziò a fare conoscenza. Quel ragazzo era incredibile, riusciva a fare amicizia subito quasi con tutti.
Dico quasi tutti, perché c'era qualcuno che lo stava guardando malissimo. Brick lo notò, e decise, arrivati in piscina, di mettersi vicino a lui, tanto per fare amicizia, o per conoscere meglio anche quell'amico di Jo.

Non l'avesse mai fatto.
 
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°Ariel
view post Posted on 2/2/2012, 16:17




Bello anche questo capitolo!^^
 
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ShinyShilla
view post Posted on 2/2/2012, 16:23




Peccato che lo leggi solo te xD
 
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partly cloudy •
view post Posted on 2/2/2012, 18:36




solo lei ? heeeey, ci sono anch'io v.v
comunque, ti perdono solo se continui :D
 
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ShinyShilla
view post Posted on 3/2/2012, 15:20




Cap. 4.5 -Troppa gente per stare soli (parte 2)-




Arrivati alla destinazione, la compagnia di “amici” iniziò a riempire una zona vicino al bar. Brick si sistemò a fianco di Oliver che, di tutta risposta, si spostò dall'altro lato. Il militare non capì il significato dell'azione, e decise di spostarsi anche lui. E, come prima, l'altro ragazzo si rispostò. Andarono avanti per ben cinque minuti, prima che Jo desse uno schiaffo sulla testa di Oliver, ordinandogli di smetterla. Il ragazzo non poté fare a meno di obbedire, e così si ritrovò vicino quel pisciasotto, che subito dopo iniziò a conversare “a vuoto”, cercando di guadagnarsi la fiducia dell'altro. Jo iniziò a fare qualche tuffo assieme a Cester e Natasha (amici di infanzia), mentre Giulia, Thomas, Jack e Alex andarono al bar a giocare alle macchinette arcade.
Se non fosse stato per Sarah, Oliver avrebbe certamente iniziato a picchiare quel def- quel soldato da quattro soldi, ma purtroppo non poteva farlo. “Ricorda, Oliver, la pazienza è la virtù dei forti... e se non basta, calcia via chi ti è d'impiccio e spacca tutto”pensava il ragazzo, assediato dalla squillante voce della biondina fusa con quella stupida dell'idiota. Dopo un po' si alzò sospirando, e si diresse verso la piscina. Lo seguirono gli altri due, come cagnolini, e questo lo fece irritare. Si girò per dirne quattro, ma ancor prima di aprire bocca, venne spintonato amichevolmente da Brick che si tuffò a bomba, creando un'ondata d'acqua che investì Jo e compagnia. La ragazza, di tutta risposta, dopo aver finito di tossire, si avvicinò arrabbiata al militare che, intimorito, iniziò a nuotare via dalla ragazza, sicuro che ella avrebbe cercato di affogarlo. Prima ancora che Oliver ritornò in superficie, l'inseguimento dei due si trasformò in una gara all'ultima bracciata, in cui il perdente avrebbe pagato il pranzo a tutti. Brick non aveva soldi con se, e quindi non poteva permettersi di perdere.

Ditemi la verità. Sapete già il vincitore, vero? Basta ricordare la prima puntata della quarta stagione di Total Drama!

Jo arrivò, dopo dieci vasche, per prima al “traguardo”, mentre il povero Brick, sfinito, non riuscì nemmeno a toccare il muro, e si aggrappò alla fila di galleggianti che separavano la piscina. -Bene, Sir. Pisciotto, pronto col portafoglio?- Il militare cercò di rispondere con tono autorevole, ma tutto quello che poté fare fu alzare la mano con l'indice, agitarla a cerchio mentre balbettava qualcosa a stento, e buttarla di nuovo in acqua. Alcuni risero di quella reazione, mentre altri uscirono dalla piscina, per asciugarsi e prepararsi al pranzo. Oliver fu uno di quelli che ridevano e uscivano contemporaneamente. Naturalmente, una risata non molto simpatica. Quando richiamò la sua ragazza, però, ebbe ben poco da ridere, smise subito, e iniziò ad escogitare un modo per uccidere quel dannato ragazzo.

-Ehi, Brick, stai bene? Sei proprio fuori forma!- -Sì che * pant* sto bene!- -Mmmh... certo... ti do una mano, va- Prima ancora che l'altro potesse protestare, la ragazza prese il braccio del soldato e la poggiò sopra il collo. Il ragazzo sussultò un poco, per poi iniziare a nuotare con lo sguardo rivolto dalla parte opposta della bionda. Essere aiutato da una donna non era proprio una cosa di cui esser fieri. Arrivati alla “terra ferma”, Brick cercò di convincere Jo che la scommessa era solamente per scherzo, ma nulla riuscì a smuovere l'altra -Ma.. non ho nemmeno un soldo!!- -Beh, ci ripagherai a rate! Hai l'onore di avere il tuo primo debito con noi...- -M..ma..- -Una scommessa è una scommessa, non fare il piagnucolone, oltre che al pisciasotto!- il ragazzo arrossì di botto -Abbassala voce quando mi prendi in giro!! Vuoi che gli altri sappiano ch- -Ma loro lo sanno già! Anzi, tutta la gente qua, sconosciuta e o no, lo sa!- -Ma che vai dicendo!!-
Mentre i due discutevano, arrivarono dagli altri che avevano già ordinato tutto il cibo, anche per i due assenti. Jo si sedette vicino al proprio fidanzato, mentre Brick dovette starsene in mezzo a Cester e Thomas (ed era la cosa peggiore che potesse mai capitare). Arrivato il pasto, iniziarono tutti a mangiare, senza ascoltare il soldato che cercava di avvertire che non aveva soldi, mentre veniva investito da una guerra di cibo tra i due ragazzi al suo fianco: un po' di pane, una fetta di carne, patatine fritte o addirittura bicchierate d'acqua. Il problema era che tutte queste bellissime cose non andavano a colpire i veri destinatari, ma il povero soldato che, alla fine del pranzo, si ritrovò tutto ricoperto di purea (e, udite udite, il purè non lo avevano nemmeno ordinato!).
Jo ridacchiò privatamente di fronte a quello spettacolo, ma non volle farsi sentire, per non far ingelosire inutilmente Oliver e non far passare strane idee alle due fangirl.

Dopo il pranzo (pagato gentilmente anche dagli altri), iniziarono a formarsi delle coppie per fare i cavoli propri: Alex e Giulia tornarono alle macchinette arcade, Jack e Thomas andarono a giocare a pallavolo, Natasha e Sarah si erano distese a prendere il sole. “Uh, devo trovare Chester e chiedergli di allontanare quel Brick da Jay...” Oliver iniziò a cercare l'amico e, dopo averlo trovato, cercò di attuare il suo piano, ma venne presto fatto saltare, poiché l'altro voleva il ragazzo per se, e così persero di vista i due ex concorrenti.
-Hai portato le carte come ti avevo ordinato?- chiese la bionda al militare -...eh?- -Mi sto annoiando...- -Ah... sì, certo che le ho portate... eccole!- e il ragazzo tirò fuori dalla propria borsa un mazzetto di carte -Bene. Voglio vedere se riesco a batterti anche a carte- -Ah no! La gara di oggi l'hai vinta solo perché ero fuori allenamento! Non sentirti tanto sicura di te! E comunque scommetto che sono molto più bravo di te a carte! Tu non sei il tipo!- -Vorresti dire che sono scema?! Questa poi!!- e con velocità e forza, strappò dalle mani dell'altro il mazzo. Iniziò a mescolare le carte goffamente e le distribuì su un tavolino – Iniziamo con una classica scopa!- -Ok, ci sto! E poi facciamo una briscola! Vedrai che ti batterò!!-
I due iniziarono a giocare ma, partita dopo partita, arrivavano a finire sempre in un pareggio. Pian piano gli altri amici si riunirono attorno al tavolo, chi per vedere, chi per suggerire, che per far sbagliare. E, senza che nessuno se ne accorgesse, il tempo iniziò a cambiare. Il sole venne coperto in un istante da delle grosse nuvole grigie, che iniziarono a buttare delle piccole goccie di pioggia. Fortuna Jack, che aveva un certo sesto senso per le cose ovvie, che avvertì gli altri. Tutti iniziarono dunque a prepararsi e a vestirsi, e proprio quando uscirono dai dintorni della piscina, iniziò a piovere pioggia e grandine. Tutti iniziarono a correre via, e si salutarono velocemente -Ehi, Jay....- -Che c'è?- -Mi dispiace per il fatto che... non siamo riusciti a stare ancora da soli da quando sei tornata...- -Non preoccuparti, Oliver! Ci sarà tempo per questo, sfortunatamente- e detto questo, la ragazza fece una linguaccia all'altro, che rise e cercò di avvicinarsi a lei. Ma prima ancora di poter fare qualcosa, venne trascinato dalla sorella (come al solito) che lo portò di forza a casa. Sarah, Brick e Jo si ritrovarono, quindi, a correre nella stessa direzione, però il militare si staccò presto dalle due ragazze, una volta arrivato alla caserma. Un saluto accennato, e dentro.

-Che tu sia dannata Jojo!- -Che vuoi Sarah?- -Sei stata tu a chiamare la pioggia, di la verità!- -....Sì, lo confesso! Ho addirittura chiesto a Dawn di usare i suoi poteri per chiedere a madre natura di far piovere!- -AAAAH, LO SAPEVO! MALEDETTA JOJO!!-

Avrei tanto voluto mettere Dawn, Cameron e Zoey in questo capitolo... Purtroppo mi son ritrovata a scrivete di tutto tranne quel che volevo... e quindi dovete aspettare un altro capitolo per gli altri :/ Scusate
 
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partly cloudy •
view post Posted on 4/2/2012, 12:59




Bhè, così è perfetto *-*
Continuaaaaaa !
 
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ShinyShilla
view post Posted on 4/2/2012, 21:27




Cap. 5 -Sotto la pioggia-




Il tempo non era cambiato da una settimana. Il cielo era nuvoloso e grigio, e le gocce di pioggia battevano sempre più forte. Lo scorrere delle auto nella strada, il vento che soffiava tra gli alberi, i tuoni ed i fulmini che ogni tanto comparivano nel cielo... era veramente estate?
Jo stava guardando fuori dalla finestra, pensando che magari una bella corsetta sotto la pioggia sarebbe stata divertente. Andò in camera e, senza dar peso alla sorellina che stava trafficando col pc, aprì l'armadio e prese un paio di pantaloni da ginnastica neri con due strisce bianche in ciascun lato e una felpa altrettanto nera, sempre con delle strisce bianche nelle maniche, ma nel fianco era decorato con linee bianche e arancioni a mo' di fiamma. Si mise delle scarpe sportive arancioni nere e bianche. Non erano proprio i suoi vestiti preferiti, c'era troppo arancione (colore preferito del fidanzato) ma ehi, era pur sempre un regalo di Oliver, lasciarlo marcire nell'armadio non sarebbe stato tanto carino. Certo, avrebbe preferito qualcosa di grigio, colore che lei adorava, ma non poteva pretendere tanto.

Uscendo di casa prese il suo ombrello, nel caso avesse voluto fare una semplice passeggiata all'improvviso, e iniziò a correre sotto la pioggia. Si tirò su il cappuccio e cercò di evitare il solito giro che faceva. Sapeva che se la avrebbe vista qualcuno dei suoi “amici”, non l'avrebbe lasciata da sola tanto facilmente. Passando per il parco, scorse una figura a lei nota, ma invece di fermarsi (come in fondo avrebbe voluto), si diresse verso una direzione a caso. Si stava annoiando prima, si stava annoiando anche adesso. Magari, dopo aver fatto alcuni kilometri di corsa, poteva parlare con qualcuno... magari conversare sarebbe stata una sosta migliore che starsene appoggiati su un muretto, per una volta tanto. Parlare, eh? Ma con chi? Non con Dawn, non avevano interessi comuni. Non con chi la conosceva bene, tanto non erano fuori con quel tempo, e sarebbe stato probabilmente noioso. Doveva cercare un percorso dove poteva incontrare qualcuno che... Un lampo di genio: Brick! Ma sì, dar fastidio e provocare quel piscialetto l'avrebbe intrattenuta per qualche minuto! Ma come fare a parlarci se stava dentro quella caserma? O stava a dentro oppure stava facendo esercitazione sotto la pioggia controllato da qualche superiore. Beh, magari non stava facendo nulla, che ne sapeva lei di cosa si faceva nei marines?
Corse verso il proprio liceo, che era vicino alla caserma. Sarebbe stato un percorso piuttosto decente da fare.

Tra tutti proprio lui dovevano scegliere? Dannazione, sotto la pioggia a fare avanti e indietro a sistemare delle stupide casse. Ok, era un ordine impartitogli da uno dei superiori, ma una mano no, vero? Doveva fare da solo tutto il lavoro, vero? Brick guardò l'interno del magazzino e sospirò. Decine e decine di casse da spostare, decine e decine di casse PESANTI da spostare. “Che cosa inutile” pensò Brick, mentre si caricò di una delle casse sulla schiena, causando un sonoro “crack” e dolore atroce al soldato, che si fece scappare una lacrima che scivolò sulla faccia affaticata e piena di sofferenza. Piano piano, insozzandosi nel fango e sporcandosi la polo a maniche corte (pazzo), si diresse verso il camion dall'altra parte del magazzino. Troppo fango, per far camminare il camion “Dannata pioggia” pensò, mentre riuscì ad evitare di cadere interamente nella fanghiglia con un peso immenso sopra. Dopo un po' di viaggi, tra starnuti e melma, sentì qualcuno chiamarlo e sbeffeggiarlo -Ahah ma che stai facendo, i bagni di fango?- -E te cosa sei venuta a fare in un tempo come questo?- Rispose con provocazione il militare, lasciando cadere la cassa a metà percorso e facendo così schizzare ogni dove il fango, insozzandolo di più e facendo ridere la bionda -E non si capisce? Son venuta per vederti lavorare! Certo che solo te potevi uscire con una maglietta a maniche corte!- -Non capisci nulla, te! È un modo per provare la mia resistenza!- cercò di scusarsi Brick, avvicinandosi al cancello che lo separava dal resto della città. -E se proprio vuoi saperlo, anche tu sei una pazza, se vai in giro con questo tempo senza un ombrel- e prima di finire la frase, la ragazza tirò fuori l'ombrello grigio e lo aprì dalla parte del ragazzo -Tieni, va. Io non sono debole come te, sopporto le intemperie- disse con faccia serie e quasi imbronciata. Senza neanche controllare i propri movimenti, Brick accettò l'oggetto e lo prese nel manico, sfiorando la mano della bionda, che la ritirò di scatto, facendo quasi cadere l'ombrello anche se era nelle mani del soldato. Dopo un po' di secondi di silenzio, i due iniziarono a conversare un po' -Allora, che ci fai sotto la pioggia a sguazzare nel fango con tutte quelle casse? Ti diverte tanto?- -Non è un gioco o un passatempo! Il mio superiore ha estratto uno a caso per spostare la merce dall'altro lato e sono uscito io...- -Ma non possono spostare il camion e metterlo davanti al magazzino?- -No, il fango lo impantanerebbe tutto e si bloccherebbe...- -Uhm, già...- -Te, piuttosto, perché stai sotto la pioggia invece di stare a casa?- -Cos'è? Non gradisci la mia compagnia?- -N-non intendevo dire questo! Anzi...- disse il militare arrossendo lievemente e retrocedendo di qualche millimetro -Bah, comunque è da una settimana che piove, e da una settimana non faccio un po' di jogging... quindi me ne sono fregata e oggi sto facendo per tutti gli altri giorni...- -Ah... capito... bella tuta, comunque...- -Eh?- -Mi piace quella specie di fiammata nel fianco...- -Ah... bah, non è nulla di che, la indosso solo perché me l'ha regalata il mio ragazzo- disse la ragazza svogliatamente -R...ragazzo? Hai un ragazzo?- -Non quella faccia sorpresa! Comunque sì, è Oliver, quello della piscina... capelli neri, occhi verdi... dai, era vicino a te!- -LUI è il tuo ragazzo? Non avrei mai pensato che...- -OH MA DANNAZIONE! Perché vi stupite tutti se lui è... Aaaah- Urlò esasperatamente Jo. Sempre così succedeva. Appena qualcuno sapeva che lei e Oliver erano fidanzati, tutti a dire “oooh ma com'è possibile?” o “Ma Oliver non è il tipo...” oppure “Tu sei fidanzata con uno del genere??” mai una volta che ammettevano che si assomigliavano di carattere o chissà cos'altro.. era così difficile da credere? -Scusa... non intendevo dire nulla di- -Ma fammi il piacere- Brick deglutì e, in imbarazzo, cercò di rimediare all'”offesa non fatta” inutilmente. Però dopo un po' di botta e risposta Jo si dimenticò di quella scenata e la conversazione “ritornò” a essere più o meno nella norma: con un “litigio” su chi fosse migliore su una qualunque cosa.

Dopo una ventina di minuti a prese in giro e provocazioni, Jo se ne andò a casa, tornando a fare jogging. Il militare la salutò da lontano, per poi dirigersi verso le casse, che lo stavano aspettando. Quando fu vicino a una di loro, si accorse che teneva ancora l'ombrello della ragazza in mano. Lo chiuse e lo appoggiò da una parte, glie lo avrebbe dato un'altra volta. Prese un'altra cassa e la poggiò sulla schiena. Cavolo, la pausa era stata solamente di “intralcio”, dato che il peso sembrava essere raddoppiato. Così, pian piano, si diresse verso il camion, ma a metà strada inciampò su un'altra cassa, quella di prima che aveva dimenticato, e così si ritrovò a o di panino tra le due casse, schiacciato dal peso. Come poteva andare peggio di così?
Un tuono rimbombò in cielo, e la pioggia, oltre a scrosciare sempre più forte, si portò dietro la propria amica grandine. -La prossima volta meglio che sto zitto...- commentò il militare, cercando di coprirsi il viso.



Dannazione! Anche in questa parte doveva spuntare un altro personaggio (Dawn, ma non così di passaggio)!!! Vabbhe, nel prossimo capitolo ci sarà, promesso! *tiene ditra incrociate dietro la schiena*
Scusate il ritardo, di solito le scrivo la serva prima, ma ieri sera mi sentivo male :/


Edited by ShinyShilla - 4/2/2012, 22:57
 
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